La legge Anselmi aiuta i massoni perchè fu fatta da massoni
Incredibili ed inedite rivelazioni giungono dall’umile e umido blog di Roberto Galullo “Guardie e Ladri”. [FONTE ]
Amati lettori di questo umile e umido blog, rieccomi a voi con una nuova tappa di approfondimento della relazione della Commissione parlamentare antimafia sul rapporto tra mafia e massoneria.
Per quello che finora ho scritto rimando ai link sotto (oltre che alla ricerca dei servizi sul sito del Sole-24 Ore) e oggi continuo a ragionare sulla segretezza del rapporto massonico che, secondo la Commissione parlamentare è il vero tallone d’Achille. Tanto da rendersi necessaria la modifica della legge Anselmi che, per Rosy Bindi, non solo non tutela ma addirittura incentiva la segretezza delle associazioni, vietata dalla Costituzione
Il Gran maestro del Goi, Stefano Bisi, ha perfettamente chiaro il concetto, al punto che nella lettera scritta dal giurista Giuseppe Bozzi e inviata un paio di settimane fa al Capo dello Stato, al presidente del Consiglio ed ai ministri, ai capigruppo parlamentari, ai segretari di partito, analizza la relazione e, in particolare, si sofferma sul nodo della segretezza.
Capovolgendo le conclusioni della Commissione, il Goi sostiene che il vincolo di solidarietà fra i fratelli, la giustizia interna, la condivisione e il perseguimento di ideali comuni, l’obbligo di riservatezza, il rispetto della Costituzione e delle leggi sono «l’espressione del comune vincolo ideale che unisce i fratelli, dell’autonomia normativa e organizzativa propria del fenomeno associativo tutelato dalla Costituzione quale proiezione della sfera individuale e quale potenziamento della personalità degli associati nonché come affermazione di un’istanza di tutela ed espressione dell’interesse confraternale volto a rappresentare istanze culturali e sociali presenti nel mondo contemporaneo».
E sul punto – che ieri ho messo in evidenza – della possibile assegnazione al prefetto di disporre lo scioglimento delle logge con atto amministrativo e senza un precedente accertamento giudiziario, il Goi ritiene che la misura «è palesemente illiberale, contrastante con gli articoli 2, 18 e 27 secondo comma della Costituzione e costituisce un ritorno al passato in quanto ripropone leggi liberticide tipiche di un regime autoritario di cui si è avuta tragica esperienza in Italia».
Bisi – ma con lui sono idealmente tutti i fratelli delle obbedienze – si spinge oltre e afferma che se anche la segretezza del Goi fosse dimostrata, «non sarebbe sufficiente a giustificarne lo scioglimento fondato sulla discrezionale decisione dell’Esecutivo e quindi di variabili maggioranze parlamentari e non già su di un previo accertamento giurisdizionale irrevocabile di violazione di leggi penali come oggi dispone la legge n. 17/1982».
In altre parole siamo al paradosso: è la massoneria che difende la legge Anselmi!
E allora torna in mente quanto dichiarò il 26 gennaio 2015 – su questo umile e umido blog – l’amatissimo (dal Goi) ex Gran Maestro Giuliano Di Bernardo. Ad una mia precisa domanda rispose: «Non è questa la sede per entrare nel merito della “legge Anselmi”. A me risulta che alla sua formulazione partecipò il professor Paolo Ungari (trovato morto a 66 anni il 6 settembre 1999 per la caduta nella tromba dell’ascensore, avvenuta nel fine settimana precedente, al terzo piano del palazzo in piazza dell’Ara Coeli a Roma in cui aveva sede una delle riviste alle quali collaborava; la Procura di Roma ha proposto decreto di archiviazione dopo le indagini ma questo non è servito a fugare i sospetti e i dubbi sul decesso, ndr), il quale mi confidò che tale legge tutelerebbe lo Stato dalle trame delle società segrete solo in apparenza, poiché la sua applicazione a casi reali è quasi impossibile. In quegli anni ero Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia e il professor Ungari era molto vicino a me sia come collega universitario sia come massone». (si veda http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2015/01/26/storia1-lex-gran-maestro-giuliano-di-bernardo-in-esclusiva-su-questo-blog-parla-di-p2-massoneria-legge-anselmi-e-deviazioni/ ) .
E oggi Di Bernardo lo conferma: «Ungari era molto vicino a me – dichiara a questo umile e umido blog l’ex professore universitario di Trento – e mi disse che stava attivamente collaborando alla predisposizione della legge, ben sapendo che sarebbe stata totalmente inapplicabile per gli scopi ai quali era stata ispirata».
Ma l’Italia non è un Paese meraviglioso?
A presto guagliò!
7 – to be continued
(per le precedenti puntate si leggano
http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2018/01/23/idea-geniale-della-commissione-antimafia-attribuire-per-legge-al-prefetto-il-potere-di-scioglimento-delle-logge-massoniche/)