Il Gran Maestro Stefano Bisi ha patteggiato per ricettazione?
-di Davide Consonni-
A chi qui scrive e anima questo misero sito web nulla interessa delle vicende della Gran Loggia. Ogni anno si ripetono ritrite retoriche nauseanti, i pensieri e le voci dei ghota vengono amplificati dalla gran cassa del GOI, mentre qualsiasi voce d’opposizione viene soffocata nei tribunali massonici. Due questioni le voglio però segnalare, una polemica l’altra rognosa e polemica. La Gran Loggia 2016 venne marchiata dal sospetto che mezzo GOI volesse sbarazzarsi dell’ingombrante Gran Maestro coinvolto nell’inchiesta Time Out sul fallimento della Mens Sana Basket di Siena. Addirittura il Gran Tesoriere accusò Bisie lo invitò a dimettersi. Orbene proprio non capisco quale magia abbia fatto tacere tutti alla Gran Loggia 2017, non una sola voce s’è domandata che fine abbia fatto il processo che ha scandalizzato i 3000 massoni in quel di Rimini nel 2016. Sarà mica che la condanna massonica comminata al Gran Tesoriere ha sopito e soffocato l’iniziativa e il coraggio? Considerando poi il fatto che l’ultima udienza di tale processo s’è tenuta il 6 aprile, proprio il giorno precedente l’inizio della Gran Loggia di Rimini 2017, il fatto si fa ancor più cupo e misterioso. Insomma, diverse fonti anonime ed insider sostengono che Stefano Bisi abbia patteggiato per l’accusa di ricettazione, d’altronde han patteggiato tutti quelli coinvolti, è la notizia che molti aspettavano, eppure tutti zitti.
Passiamo alla questione rognosa e polemica. La riassumo con una fotografia.
Dei bambini terremotati, un Gran Maestro e il sindaco di Norcia. Ecco i protagonisti di questa vicenda; a seguito del tremendo terremoto il Grande Oriente d’Italia s’è offerto di pagare di tasca propria l’illuminazione necessaria al campo di calcio di Norcia, alcune, poche, migliaia di euro. Apriti cielo, articoloni a destra e sinistra, il Gran Maestro ogni volta che apre bocca cita la magnanima solidarietà dei fratelli che cacciano manco 10 mila euro per i lampioni del campo di calcio, ogni diavolo di volta che fiata si riempie la bocca con la supercazzola dei lampioni. E poi la ciliegina sulla torta, perché non invitare i terremotati alla Gran Loggia? Detto fatto, 30 bambini con la mano sul cuore che intonano l’inno del massone Mameli di fronte ai 3000 massoni della Gran Loggia di Rimini 2017. Ma non è tutto, già di per sè basterebbe ma c’è dell’altro. Oltre ai bambini è arrivato pure il sindaco da Norcia. Eccolo qui il sindaco, Nicola Alemanno, cugino dell’altro Alemanno, anche lui di Alleanza Nazionale, primo sindaco AN eletto nell’Umbria, strisciante e devoto al Goi come tanti suoi colleghi:
Gli han dato il premio “Galileo Galilei”, la più alta onorificenza massonica per i “non massoni” ma son gli stessi massoni a riderne, son tutti massoni quelli che la pigliano, “autoreferenzialità” la chiamano ridendo. Che una risata li sommerga e se possibile li affoghi.